Sono qui ferma sul gradino del tempo,
il buio sovrasta la luce,
come ombra leggera,
voglio pensare che sia leggera,
se mai leggera possa essere un’angoscia,
una paura data gratuitamente,
il non essere accettata.
La diversità fà paura,
l’imperfezione è un pregiudizio amaro,
che fà ancor più male del limete stesso.
La notte fà paura perchè non si sente,
non ci sono rumori,
ma percezione forte del pericolo.
Il silenzio,ad un angolo di strada,
di passaggio nn conteplata negli alberi e nei suoi rami,
il vento.
Vorrei una luminosa luce,
per scrollare le paure,
un punto azzurro del cielo,
dove il silenzio diventa suono d’infinito,
anima che vive senza la paura d’ amare.
Blurosa