Al tramonto di questa primavera di piogge e nuvole, c’è sempre qualche sfumatura di luce, all’orizzonte, oltre quelle montagne che all’imbrunire nascondono ancor di più ciò che non è svelato.

Oggi mi sembra doveroso ricordare Giovanni Falcone, anche se  uomini come lui sarebbe  giusto ricordarli ogni giorno, poichè nella loro vita ogni giorno hanno lottato contro l’ingiustizia, che il nome sia mafia o altro.

Sono passati vent’anni da quel brutto giorno dell’attentato in cui morirono anche la moglie Francesca, e gli uomini della scorta. Come tutte le cose brutte della vita, sembra un brutto incubo, l’autostrada fatta saltare, tutte quelle crepe a ferire anche la terra, polvere, fumo, grida disperate per tanta crudeltà  inaccettabile.Tutti noi avremmo voluto fosse solo un film.

Qualcuno ci ricorda che anche se l’uomo deve morire, non è nato per morire, ma per incominciare.

Quale esempio migliore per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il quale ha avuto il suo stesso destino dopo breve tempo.

Il loro insegnamento umano, etico e morale resta.

Molti seguono i loro ideali di giustizia e libertà, con forza, determinazione e passione nella ricerca della verità

 

Blurosa

 

 

 

 

 

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