Sento stanco il mio viso,

provato dal tempo fugace,

lento di un dolore che mi ha lacerato l’anima.

Stanca di parole che feriscono,

di sorrisi non sinceri,

di aggrapparsi ad un sopravvivere a tante incomprensioni.

Odo da lontano il mare,

sempre infinito che accoglie ogni malinconia.

Un’arpa ed una cetra

sogno antico,

armonia.

Muoio nel pensarti ,

pennellate di vita ,

fiori che sbocciano  e muoiono

ma non agli occhi di Dio.

Si stringe il cuore nel singhiozzo

di un pianto disperato,

di un tormento.

Luce e ombra

sulla terra silenziosa  del mio cuore

e sente il vento ed i messaggeri del cielo.

Cuore, anima.

Blurosa

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